Un paese maledetto: non è un film dell’orrore ma la pura agghiacciante verità

Un paese maledetto, come quelli dei film dell’orrore. Questa volta non si tratta di fantasia, ma della pura e agghiacciante verità.

Avete presente quando vi mettete sul divano, scegliete un film da guardare e vi soffermate su uno dell’orrore? Dove magari c’è un paese maledetto, dove avvengono fatti sconvolgenti e che esulano dalla realtà. Penserete ovviamente che si tratta di finzione, di una scelta del regista e dello sceneggiatore che hanno dato vita ad un’ambientazione ad hoc per far spaventare lo spettatore finale.

C'è un paese maledetto che sembra uscito da un film dell'orrore
Questo paese maledetto sembra uscito da un film dell’orrore – (Parafarmaciastore.it)

E se vi dicessimo che in realtà questi paesi esistono per davvero? In particolare, ne esiste uno al mondo che solo a sentirne parlare ci si spaventa. E potete visitarlo anche voi, si trova a qualche migliaio di chilometri dall’Italia e nasconde una realtà sconvolgente. Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo, dove si trova e perché ha questa nomea ancora oggi nel 2024.

Paese maledetto: la sua storia e dove si trova

Questa volta non stiamo parlando di un film dell’orrore, ma di un vero e proprio paese maledetto che esiste nella nostra realtà e che potete visitare anche voi in qualsiasi momento. Semplicemente prendendo un aereo e recandovi nel luogo indicato, scoprirete delle storie agghiaccianti e che sembrano essere prese da una sceneggiatura di Hollywood.

Ecco le origini della storia e perché Tramsoz è oggi un paese maledetto
La storia di Trasmoz, il paese maledetto spagnolo – (Parafarmaciastore.it)

Stiamo parlando della città aragonese di Trasmoz, in Spagna, dove il popolo è scomunicato nella sua interezza dalla Chiesa cattolica ancora oggi. E non è finita qui, perché l’istituzione ha persino lanciato una maledizione sul comune. La sua storia è molto particolare. Durante il XIII secolo, la località era un territorio laico dove non dovevano venire pagate tasse o quote al vicino monastero di Veruela. Un’esenzione fiscale che ha ovviamente fato infuriare il clero. E non solo, perché gli abitanti avevano anche diffuso voci secondo cui si trattava di una zona piena di streghe e stregoni.

L’obiettivo era quello di giustificare i suoni di fabbro e martellamento costante, generati dall’attività di falsificazione delle monete. Una serie di voci che hanno portato l’abate di Veruela a chiedere all’arcivescovo di Trasmoz di scomunicare tutto il popolo. Con la conseguenza che a nessun abitante era permesso di confessarsi o prendere i santi sacramenti. I cittadini non si sono mai pentite, e anzi le controversie sono cresciute negli anni.

Oggi questo passato particolare ha reso Trasmoz un motore economico e turistico senza precedenti, con anche strutture come il Museo di Stregoneria e Superstizioni del Moncayo e la celebrazione di attività come Incontri sulla stregoneria, Magia e Piante Medicinali.

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